Alcune donne ci hanno scritto allarmate dopo la recente notizia della causa legale alla Bayer per maggiore rischio trombosi legato all’assunzione delle pillole contraccettive contenenti i principi attivi drospirenone, gestodene e gesodestrel.

Questi i dati: si verificano tra 5 e 7 episodi di trombosi ogni 10 mila donne che usano pillole con i principi attivi levonorgestrel, norgestimate e noretisterone. Ai progestinici come gestodene, desogestrel e drospirenone sono associati invece dai 9 ai 12 casi di trombosi ogni 10 mila donne.

Si tratta di una differenza statisticamente significativa?

Emilio Arisi, presidente della Smic (Società medica italiana per la contraccezione) afferma di no e invita a non cadere in allarmismi, né a sospendere improvvisamente l’assunzione della pillola se ne state assumendo una con i principi attivi di cui sopra.

“La differenza di per sé è poco significativa. Il rischio di trombosi è associato alla pillola estro-progestinica, di qualunque tipo. Questo lo sappiamo da anni. Fare causa alla Bayer sarebbe come fare causa alla Fiat per incidenti stradali” – dice Arisi, che sottolinea come a produrre farmaci con questi principi attivi siano anche altre ditte farmaceutiche. Come regolarsi dunque?

“E’ importante l’anamnesi personale e familiare approfondita da parte del medico. Invece gli esami ematochimici di routine sono inutili e anche gli esami genetici. I fattori che entrano in gioco nella trombosi sono tanti e non li conosciamo tutti. Sappiamo che il rischio di trombosi aumenta con l’età e per le donne fumatrici. L’indicazione quindi è: se hai più di 35 anni e fumi più di 10 sigarette al giorno, è meglio non usare un contraccettivo ormonale. Il rischio di trombosi aumenta in gravidanza (si verificano 50-300 casi di trombosi ogni 10.000 donne gravide), quindi se una donna ha già avuto una gravidanza e non avuto episodi di trobosi, questa è una prova importante da tenere in considerazione.

Bisogna inoltre valutare sia i pro che i contro di ogni soluzione contraccettiva.

Arisi: “Queste pillole di terza e quarta generazione (con gestodene, desogestrel e drospirenone) sono di solito prescritte a donne selezionate al peggio con pillole di precenti generazioni. Per fare solo un esempio, quando in seguito all’assunzione della pillola si era manifestato un mal di testa continuo o ritenzione idrica”.

Se la pillola procura disagio, può essere utile valutare l’opportunità con il proprio ginecologo di cambiare contraccettivo, evitando quelli ormonali.

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