Vulvodinia cura

Vulvodinia o vestibolodinia. Cos’è?

E’ un’infiammazione dell’ingresso vaginale che può portare a un ipertono, quindi a una contrazione muscolare, o a delle contratture che sono delle tensioni muscolari involontarie.

Quali sono i sintomi?

I sintomi principali sono il bruciore, il prurito, il fastidio come aghi di spillo, il dolore, a volte anche bruciore alla minzione cioè a fare pipì e soprattutto a dolore durante i rapporti

È una malattia?

La vestibulodinia è una malattia organica. Colpisce una donna su sette. Se non diagnotiscata e curata compromette la qualità della vita.

Le cause

Le cause non sono ancora del tutto note, pare che i processi infiammatori come le vaginiti, le vaginiti micotiche o dei piccoli traumi siano la causa principale.

I trattamenti

Il trattamento di questo disturbo può essere di vario tipo. Può essere farmacologico, può essere di tipo antalgico cioè con una terapia elettrica a bassissimo voltaggio, oppure alternativo come agopuntura, omeopatia, o trattamenti locali con creme anti infiammatorie. Un altro trattamento è il massaggio, insegnato dal terapeuta che poi la donna fa a casa da sola.

Il trattamento antalgico

Presso il Cemp si dà priorità al trattamento antalgico, che comprende la stimolazione elettrica che va a decongestionare le terminazioni nervose, quelle che danno il dolore, e aiuta a sciogliere le contratture. Inoltre si insegna alla donna l’autorilassamento, che è molto importante perché impara a gestire il suo muscolo. (Nel video l’ostetrica Linda Franzini mostra l’apparecchio elettromedicale che viene utilizzato per la terapia elettrica).

Prima di iniziare il trattamento è importante che ci sia una diagnosi ginecologica fatta da un medico. La figura competente per il trattamento di tipo antalgico sono le osteriche.

Lella Costa presenta i CPL

Lella Costa, presidente del Cemp, spiega l’origine dei consultori privati laici, che nascono come consultori autogestiti negli anni Sessanta e Settanta, descrive l’approccio integrato e a quali bisogni rispondono, spiega perché “privati”.