Nascita e morte, le parole per dirle

NASCITA E MORTE: parole, immagini, emozioni, per dirle

Settimo Convegno Iris (istituto ricerca intervento salute)

25 novembre 2013 ore 8:30 – 17:30, Centro Congressi Fondazione Cariplo – via Romagnosi 8, Milano

Presentazione

La nascita e la morte sono eventi forti della vita resi mutevoli, storicamente e culturalmente, dalla loro natura biologica e sociale.

Nelle società occidentali e nei tempi più vicini a noi, la definizione biologica sembra essere diventata prevalente, in quanto la medicina ha assunto in sé il compito di stabilire interventi e regole riguardanti i comportamenti per mettere al mondo e per morire. La cultura sociale, assorbendo questa influenza, tende così mutare i comportamenti della vita quotidiana, sia nell’ambito privato sia in quello professionale, rispetto alla nascita e alla morte.

Nei percorsi formativi in cui si preparano gli operatori sanitari e sociali questi temi sono trattati prevalentemente nelle dimensioni bio-mediche ed è spesso mancante una preparazione alle dimensioni emotive, affettive e relazionali che questi eventi mettono in gioco.

“Le candele sono legate a emozioni dolorose e sono insieme una fonte di luce. Ma attribuendo a persone il compito che hanno le candele, si dimentica una cosa importante: che le candele fanno luce consumando se stesse in questo compito”(Dina Wardi). E’ possibile continuare a fare luce senza consumarsi? Come reggere la morte nei pressi della nascita? Come è possibile accompagnare i famigliari coinvolti?

Il Convegno intende affrontare questi temi per indicare piste possibili di riflessione, di ricerca, di suggestioni per nuovi stili operativi, per trovare parole che permettano una condivisione nella profonda solitudine che caratterizza questi eventi.

Programma

Ore 8:30 – registrazione partecipanti

Ore 9:00

Prologo col violoncello di Claudia Poz ovvero …si raccomanda puntualità …

Introduzione: Grazia Colombo – sociologa – presidente Iris

Sguardi sulla nascita e sulla morte a confronto

Romano Madera– filosofo – Milano

Irene Maffi – antropologa – Losanna

Marina Sozzi – bioeticista e blogger di “Si può dire morte”– Torino

Pausa

Le morti materne nel Sud e nel Nord del mondo: il sentire dei professionisti sanitari

Serena Donati – Istituto Superiore di Sanità – Roma

L’insostenibile peso della nostra assistenza: il fantasma della morte in gravidanza

Anita Regalia – ginecologa – Monza

Vittorio Basevi – epidemiologo – Regione Emilia Romagna

Ore 13:00 – pausa pranzo

 

Ore 14:00

Nascita e morte: per una pratica professionale compassionevole

Claudia Piccardo – psicologa del lavoro e delle organizzazioni – Torino

Dai “luoghi” in cui si nasce e si muore

La morte in sala parto

Michela Castagneri – ostetrica – Torino

Quando muore il bambino

Valeria Chiandotto – neonatologa – Udine

Essere soli in presenza

Pinuccia Fagandini – Marcella Paterlini – psicologhe – Reggio Emilia

Quale formazione possibile su questi temi?

Daniela Calistri – Laura Malgrati – ostetriche

Giovanna Bestetti, pedagogista – Milano

Ore 17:00 -17:30 – Conclusioni tra immagini e parole

Worskshop, info e contatti sul sito di IRIS

 

Gruppo gravidanza e nascita – Verbale

Gruppo Gravidanza e Nascita – Bar camp del 20/03/2012 – Verbale

Partecipanti:

Melissa educatrice gruppo del progetto Con-tatto iniziale partecipazione come mamma ora osservatrice del gruppo

Barbara Valente incontro precedente per apertura ambulatorio adolescenti gravidanze precoci presso Ospedale Buzzi attualmente opera presso il Buzzi settore prevenzione oncologica

Gavazzi genetista clinica Mangiagalli, Genitori oggi, Consultorio di via commenda collaborazione Ced colloquio precocenzionale per ridurre gli esiti negativi della gravidanza

Annamaria Repossi assistente sociale coordinatrice Cemp

Caterina Fallanca Ced psicologa consulente

Luciana Barbarano medico ospedaliero eletta in zona 4 delega pari opportunità

Luciana Mai Naga Associazione di volontariato da 25 anni opera come accoglienza e spazio donne Centro di ascolto per le donne migranti in situazioni irregolari senza assistenza sanitaria, ascolto orientamento sensibilizzazione verso le donne servizio d’orientamento verso istituzioni territoriali per invio scambio di comunicazione e conoscenza nel tempo diminuiscono le richieste nella misura che i consultori si sono attrezzati per l’immigrazione con mediazione- servizio ginecologi malattie non seguiamo la gravidanza o intercettiamo IVG. Accompagnamento sa paolo san Carlo. Funzione di riferimento. Le scuole di italiano aiutano molto per informare e sono sensibili

Michela Dell’Amico giornalista free lance, mi sono occupata di questi temi

Babara Bentivoglio comunità accoglienza mamma e bambini stranieri servizio alla genitorialità come sostegno

Tutor —–Marzia Corso coordinatrice alla puericultura Galdos Ente della formazione con profili che si occupano della prima infanzia (puericultrici) Fase gravidanza a fase immediatamente successiva la parto. Bisogna forse focalizzare l’attenzione su un lasso di tempo ancora poco soddisfatto: nella fase di dimissione dall’ospedale, Che cosa succede ad una donna dopo l’uscita dall’ ospedale e dopo che si è concluso il sostengo ospedaliero?

Anna Maria Repossi come il percorso nascita/ gravidanza uniamo il percorso per quelle che sono le aspettative future per arrivare ad un momento conclusivo per capire le aspettative e i riscontri che noi raccogliamo attraverso queste conversazioni intorno ad un tavolo. Che cosa di diverso possiamo chiedere ai consultori. Quali sono le esperienze più significative? NON solo corso preparazione al parto gravidanza seguito dal punto di vista medico visita mensile medicale più supporto ostetrica, eco le tre classiche alcune ne richiedono di più. Il Consultorio non è attrezzato per il secondo livello ospedale. Primo livello nella normalità Difficile fare gruppi di donne in gravidanza anche se sono offerti. Non c’è bacino di utenza. Limitato. Differente l’esperienza di Con-tatto nato dalle considerazioni di un gruppo di mamme durante la gravidanza, formato il gruppo attivare il sostegno anche dopo è più facile; con il gruppo formato in rete il mantenimento della connessione è molto forte; in rete si passano davvero tutto: dal frullamento della carota al parlarsi, alla informazione pratica; le informazioni di scambio arrivano tramite scambio mail, c’è un indirizzo mail del progetto Con-tatto, attraverso questa e mail si può scambiare suggerimenti, informazioni, ecc ogni anno ci si rivede . Ogni anno ci si rincontra

Contenuto

Domanda Come avviene la promozione presso l’Ospedale Sacco? L’Ospedale Sacco ci da i locali, facciamo parte distretto Buzzi, c’è una rete di negozi di pre-maman, i Consultori di zona Passa parola distretto; (Rappresentante del Naga dice mi aspettavo materiale cartaceo, documenti, viene fatto vedere un libretto informativo).Ogni anno tre o quattro gruppi si attiva progetto. La richiesta delle mamme è molto alta; ogni gruppo è 15 mamme, alcune prima di accedere sono state messe in lista di attesa, per poter offrire un lavoro approfondito il gruppo non supera le 15 presenze. Sono in tutto dieci incontri

Domanda: E’ mai accaduto che arrivassero donne con forti difficoltà psichiche? Problemi psichiatrici mai arrivati. Solo alcune segnalazioni di fragilità o border line. I contesti di possibile difficoltà psichica temporanea vengono affrontati in ottica di Prevenzione e non in chiave psicoterapeutica per togliere l’etichetta di malattia

Una ginecologa sottolinea che il periodo in cui occorre tenere gli occhi ben aperti sono i trenta 40 giorni dopo il parto per “blues” dovuto ad esclusione dall’ambito lavorativo

Anna Maria Repossi e Melissa: Domande mirate, dorme come è l’umore, ha ripreso

l’attività sessuale, livello d’ansia come è? Verifica se è un livello incontenibile, queste domande sono state considerante dalle ginecologhe presenti quelle che normalmente si pongono in una prima verifica, nelle visite dopo il parto

Tirocinante/Melissa

Quando hanno partorito tutte si incontrano altre tre volte

Annamaria Repossi si riesce ad intervenire cambiando l’idea della donna che diventa madre biologicamente per natura. Allattamento negli ospedali a sostegno della salute mentale della madre

D. di Marina Centro Problemi Donna C’è ancora qualcuno/a che pensa al parto fatto in casa? Non è un tema all’ordine del giorno oggi è importante partorire in un posto sicuro, avere la garanzia più ampia possibile dal punto di vista della salute e della speranza di vita

Le tematiche che si affrontano al Naga sono maggiormente sul fronte della prevenzione

Che tipo di rimando avete, dipende dal contesto e dalla provenienza culturale. Sono a volte donne che non hanno il permesso di soggiorno, non è certo che possano ripassare. Viene fornita loro una informazione, un decalogo in senso preventivo per sapere che cosa fare; donne con difficoltà ricorrono alla richiesta di interruzione come prevenzione ma ci sono anche richieste di “nexplanon” dopo IVG: Noi informiamo non consigliamo il metodo. Non c’è una risposta tempestiva di ritorno. Al Naga ci sono sei ginecologi. Le donne ne dopo IVG o parto non ritornano, si opera sulla emergenza risolto il problema non si sente la necessità di un ritorno anche se noi con il loro consenso facciamo una telefonata di richiamo ma non con grande successo. Nord Africa più sulla gravidanza , latino americane più su interruzione; le donne dell’ Est frequentano il poliambulatorio

Per entrambi i motivi e anche per prevenzione( problematiche miste) .

Caterina Fallanca Ced Chiede il motivo della costante emergenza; Naga temono la segnalazione molte di loro sono non regolari timore di esporsi

Cecilia Perez la richiesta di impianto si è allargata alle donne italiane. Per le latino americane spaventa l’assenza prolungata del mestruo e spotting

Ginecologa: Una illustrazione dei metodi contraccettivi, far comprendere lunga durata tre anni spotting piuttosto pronunciato come pillola progestinica- può aiutare la comprensione anche far riflettere che è un metodo meno invasivo anche la spirale “Sirena” con rilascio progestinico può rilasciare spotting. Importante fornire formazioni per una scelta consapevole

Genetista in termini di prevenzione occorre costruire una cultura per essere consapevoli di che cosa si deve fare prima di una gravidanza recupero rischio genetico domande banali consulenza pre concezionale. Rischio aumentato prevenibili modificabili al momento del concepimento ottava settimana tutto ciò che fa bene alla loro salute (delle mamme) fa bene al loro bambino, porta alla riduzione del rischio

Anche con gli adolescenti suggerisce Annamaria Cemp può essere interessante informare dei rischi genetici, raggiungere operatori per parlare precocemente sono importanti colloqui collettivi con le donne. Si segnala il Servizio di genetica medica alla Mangiagalli e il colloqui informativi presso il il Consultorio CED.

[Photo credits: “Maternità”, Lola Fischer]

Gravidanza – Nascita – Genitorialità

E’ su Gravidanza – Nascita – Genitorialità l’incontro del 20 marzo 2012, il secondo organizzato dai consultori provati laici con la modalità del “bar camp“, che favorisce il confronto diretto nell’ambito dei tavoli multidisciplinari.

TAVOLO “Gravidanza-Nascita”:  dr.ssa Luciana Mai (Ginecologa Naga) –  Barbara Colombo (Ostetrica CPD) – Annamaria Repossi (Assistente Sociale CEMP) – Luciana Ciarpani (Ostetrica AIED Milano)

TAVOLO “Genitorialità” : dr.ssa Fernanda Sibilio (Psicopedagogista AIED Milano) – dr. Stefano Errico (Educatore)

Orario: dalle 17.30 alle 19.30
Sede: Spazio CHIAMILANO Largo corsia dei servi 11, Milano (MM1 Duomo, tram 3, 14, 2, 12)