Test di sex-intelligenza

TEST DI SEX-INTELLIGENZA*

Divertiti!

1. Se hai un rapporto sessuale durante le mestruazioni non rimani incinta / non metti incinta la tua ragazza

FALSO! – Anche durante le mestruazione c’è possibilità di rimanere incinta

2. L’HIV è una malattia che si trasmette per contagio tra omosessuali?

FALSO! – Il virus dell’HIV (Sindrome da immunodeficenza acquisita), detto anche AIDS, si trasmette indipendentemente dall’orientamento sessuale. Si trasmette con rapporti orali, vaginali, anali non protetti da profilattico e tramite contatto con sangue infetto. I rapporti orali sono più pericolosi (è frequente avere ferite in bocca senza accorgersene).

3. La pillola anticoncezionale protegge dalle MTS, malattie a trasmissione sessuale?

FALSO! – solo il preservativo protegge dalle malattie a trasmissione sessuale, che sono in crescita fra le persone adolescenti

4. I maschi non prendono il Papilloma virus umano (HPV)?

FALSO! – anche i maschi sono portatori di Papilloma virus, responsabile del tumore al collo dell’utero.

5. Le donne non si masturbano?

FALSO! – sono meno abituate dei maschi, perche la masturbazione femminile è meno accettata. Infatti, molte non dicono di farlo.

6. Se un ragazzo si masturba e ha una eiaculazione prima della penetrazione, non mette incinta la ragazza?

FALSO! – ogni eiaculazione contiene spermatozoi.

7. Se una donna non ha l’orgasmo non può rimanere incinta.

FALSO! – l’assenza dell’orgasmo durante i rapporti non riduce la tua fecondità.

8. >> Una donna può avere più orgasmi in successione nello stesso rapporto?

VERO! – ci vuole un po’ di allenamento, ma è così. La potenzialità orgasmica di una donna è più ampia e varia di quella di un uomo.

9. L’orgasmo femminile si ottiene solo con la penetrazione?

FALSO! – dai ragazzi, un po’ di fantasia!

10. Durante una cura antibiotica la pillola contraccettiva può perdere efficacia?

VERO! – alcuni antibiotici agiscono a livello intestinale, riducendo o azzerando la copertura contraccettiva.

11. Il preservativo riduce il piacere sessuale dei maschi?

FALSO! – Come se il piacere sessuale dipendesse dallo sfregamento di pochi centimenti quadrati di carne!

12. L’uso del preservativo interrompe il gioco e rompe l’atmosfera?

FALSO! – dai ragazze, un po’ di fantasia!

13. Il preservativo femminile non esiste?

FALSO! – esiste, ma è poco conosciuto e ancora meno distribuito

14. Le malattie a trasmissione sessuale aumentano il rischio di infertilità maschile e femminile?

VERO! – dunque fate attenzione e non pensate che accada solo agli altri o alle altre

15. Molti uomini non sanno di essere portatori di MTS perché non hanno sintomi evidenti?

VERO! – idem.

16. L’anello vaginale funziona come la pillola?

VERO! – è un contraccettivo ormonale che sospende l’ovulazione

17. L’ano è una zona erogena?

VERO! – in ogni persona, maschio o femmina, indipendentemente dall’orientamento sessuale

18. Il liquido seminale che esce dal pene prima dell’orgasmo maschile non mette incinta la donna?

FALSO! – questo liquido può contenere spermatozoi

19. L’aborto è illegale?

FALSO! – L’interruzione volontaria di gravidanza è legale, anche per le minorenni, entro 90 giorni dall’ultima mestruazione. È legale anche dopo questo termine, in condizioni particolari previste dalla legge.

20. Il coito interrotto è un metodo contraccettivo?

FALSO! – prima dell’eiaculazione l’uomo ha perdite di cui non si accorge, che possono contenere spermatozoi.

21. L’omosessualita e una malattia?

FALSO! – e’ semplicemente un modo di essere

22. La pillola del giorno dopo e la pillola abortiva?

FALSO!

la pillola del giorno dopo e’ contraccettiva (impedisce la fecondazione e si assume entro 72 ore dal rapporto non protetto su prescrizione medica. Esiste anche la pillola “dei 5 giorni dopo” che si assume entro 120 ore dal rapporto non protetto).

La pillola abortiva, il cui nome è Ru486, consiste in realtà di due pillole diverse, viene somministrata in ospedale entro il 49 giorno dall’ultima mestruazione, secondo le procedure previste dalla legge 194/78.

 

*Questo test viene proposto a ragazzi e ragazze in occasione di banchetti informativi organizzati all’aperto sulla salute sessuale e riproduttiva

A cura di: consultorio Ced, consultorio Cemp, Eleonora Cirant, Aneta Derzynska, Silvia Torri

Self-help: riparliamone!

Archivia promuove sabato 21 aprile 2012, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma, una giornata di confronto e di studio dal titolo “Self-help: riparliamone!”, dedicata alla ricostruzione del self-help femminista, in Italia, negli anni ’70 del Novecento, e alla trasmissione dell’esperienza alle nuove generazioni di donne interessate alle tematiche e alle pratiche connesse alla corporeità sessuata e alla salute.

SELF-HELP – Scarica il programma

Una particolare attenzione sarà rivolta alla riappropriazione e demedicalizzazione del corpo e al riconoscimento della gestione della cura della salute nella quotidianità da parte delle donne, come auspicato, peraltro, da varie dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Alma Ata, 1978; Giacarta, 1998; Pechino, 2005). La ricostruzione appare necessaria per non perdere questa parte importante delle pratiche femministe. Il self-help, proprio per la sua natura squisitamente esperenziale, non ha prodotto una tradizione scritta consistente, motivo per il quale è indispensabile fare ricorso alla testimonianza delle donne che lo praticarono.

E’ stato creato un blog per condividere materiali e riflessioni sulla base dei quali verrà organizzata la prima giornata, strutturata per gruppi di lavoro, sabato 21 aprile, dalle 9.30 alle 18.30, presso la Cidd. Proprio per la sua specificità di giornata di lavoro, si richiede l’iscrizioneper poter organizzare in modo produttivo i gruppi seminariali.

Alla giornata ci si può iscrivere attraverso il blog, oppure inviano la richiesta di iscrizione ad archivia@cidd.it

Le linee del progetto si dispiegano a partire dalla ricostruzione della storia del Gruppo Femminista per la Salute della Donna (GFSD) di Roma, gruppo che fece da “ponte” tra la Federation of Feminist Women’s Health Centers – in cui era sorto e si era sviluppato negli USA il self-help femminista – e il movimento per la salute delle donne nel nostro paese; insieme al materiale sul self-help relativo alla storia del Consultorio autogestito di S. Lorenzo, da cui è nata l’Associazione Simonetta Tosi, una delle associazioni fondatrici di Archivia. La ricostruzione della storia del GFSD sta avvenendo sulla base delle interviste a 14 componenti del gruppo, interviste affidate a una giovane donna che aveva redatto, studiando i fondi presenti in Archivia, la sua tesi di laurea sulla legge 194/78, con particolare attenzione all’esperienza del Consultorio autogestito di S. Lorenzo. Del GFSD è stata ricostruita la cronologia, in forma sia scritta sia audiovisiva. Tutto questo viene proposto come stimolo alla ricostruzione dell’esperienza di pratica del self-help da parte di altri gruppi femministi a Roma e nel resto dell’Italia.

L’iniziativa è coordinata da Livia Geloso, che ha fatto parte del GFSD, e che è attualmente consigliera del direttivo di Archivia. Il blog è curato da Pina Caporaso, che ha anche condotto le interviste alle donne del GFSD.

SELF-HELP in sintesi*

Ci sembra utile ricordare che il self-help femminista, in sintesi, consisteva: nell’osservazione dei genitali esterni ed interni praticata sia individualmente sia in gruppo; nell’osservazione del ciclo mestruale quotidiana per 6 mesi, poi, a giorni alterni per altri 6 mesi e raccolta di dati in quaderni e schede; nell’osservazione dello stato di salute dei genitali esterni ed interni per imparare a riconoscere i disturbi più comuni; nella sperimentazione di cure alternative-naturali per i disturbi più comuni, come vaginiti da thricomonas o da monilia (aceto, yogurt, aglio, bicarbonato, ecc.); nell’utilizzazione dell’osservazione del ciclo come metodo anticoncezionale naturale; nell’autovisita al seno; nella raccolta di informazioni sulla salute delle donne; nella traduzione di testi sulla salute delle donne; nella diffusione delle informazioni; nella diffusione della pratica del self-help.
I gruppi femministi di self-help rappresentano una tipologia specifica di “gruppi di auto-aiuto”, movimento che affonda le sue radici nel fenomeno delle “friendly societies” inglesi della seconda metà del XIX secolo, nate spontaneamente durante la rivoluzione industriale al fine di creare reti di solidarietà e di supporto tra le masse lavoratrici. E’ da questo terreno che sorgono, negli anni ’30, i primi gruppi di auto-aiuto (ingl. “self-help groups”), di cui l’esempio classico è il gruppo degli “Alcolisti Anonimi”. Il primo gruppo femminista di self-help si costituisce, all’inizio degli anni ’70, a Los Angeles. I gruppi di auto-aiuto sono caratterizzati dal fatto che la fonte d’aiuto è costituita dalle/i componenti stesse/i del gruppo, le/i quali si uniscono spontaneamente sulla base di un vissuto problematico, ed insieme dànno vita a percorsi ed eventi di crescita attraverso la partecipazione, le relazioni tra le/i componenti, l’autogestione.

Citazioni*

“Un centro di self-help esiste ogni volta e in ogni luogo dove delle donne si riuniscono per condividere la tecnica dell’autovisita e per discutere della loro salute. Il focus è sulla condivisione delle esperienze e delle informazioni, sull’esplorazione delle differenze normali e del normale stato di salute riguardante le mestruazioni, le condizioni della vagina, il controllo delle nascite, la menopausa, la sessualità, la salute lesbica e una varietà di altri temi”. Centro Femminista per la Salute della Donna di Los Angeles

“Siamo un gruppo di donne e svolgiamo insieme un lavoro che richiede un impegno costante. Teniamo ogni settimana delle riunioni aperte per tutte le donne che vogliono imparare la pratica del self-help e discutere sui problemi della salute”. GFSD

“Il gruppo di S. Lorenzo era un gruppo di autocoscienza e di self-help con l’autovisita, la conoscenza dell’apparato genitale, la misurazione dei diaframmi, ed era veramente intenso il rapporto affettivo tra di noi.”
Ines Valanzuolo

“Nei confronti della scienza medica e dei suoi sacerdoti abbiamo ancora tutti, uomini e donne, un atteggiamento dipendente e passivo, ma tale dipendenza e passività sono per noi donne più pericolose e cariche di conseguenze. La stragrande maggioranza di noi donne non sa niente del proprio corpo ed è portata a considerare le sue manifestazioni fisiologiche come malattie, e malattie di cui vergognarsi”. Gruppo femminista per una medicina delle donne di Milano

“L’esperienza dei gruppi di self-help è stato un movimento nel movimento, considerato in qualche misura ‘altro’ rispetto alle correnti più teoriche del movimento stesso, una specie di ‘femminismo di servizio’. Eppure noi lavoravamo per allargare la nostra coscienza, tenendo uniti il corpo e la mente come altrove accadde raramente, con un coinvolgimento personale, politico ed emotivo fortissimo”. Luciana Percovich

“I gruppi per la salute degli anni ’70 erano molti, diversi fra loro e in osmosi con il movimento, di cui costituivano un’area a sé. Alla metà del decennio, questi gruppi si sono trovati al centro del femminismo che scendeva nelle piazze proprio sui temi della salute e della sessualità, senza aver potuto ancora elaborare le intuizioni del self-help”. Silvia Tozzi

“I gruppi per la salute che praticavano il self-help erano microisole alternative di saperi biomedici, una sorta di medicina scalza praticata da donne dai ruoli misti: dottoresse, ma anche casalinghe, lavoratrici, studentesse”.  Elena Gagliasso

*Note a cura delle promotrici del seminario

 

La sessualità e le nostre scelte

Corpi che cambiano: la sessualità e le nostre scelte

Quanto ne sai sulla contraccezione? Sul sesso sicuro e sulla prevenzione? Dialogo tra operatrici e operatori dei consultori privati laici e il pubblico.

Il dibattito si tiene mercoledì 29 febbraio 2012 alle ore 21, in Biblioteca Tibaldi, Viale Tibaldi 41, Milano (zona 5).

Con Daniela Fantini (ginecologa e vicepresidente Cemp), Marina Mariani (formatrice e counselor, del Cpd), Fernanda Sibilo (psicopedagogista, dell’Aied Milano).

Informare significa combattere la paura e la vergogna… perché si sa che esistono la pillola e il profilattico, ma quando si tratta di farlo in prima persona scattano i blocchi mentali e di volontà.

Scarica l’invito