26 maggio – Una giornata senza obiezione

Il 26 maggio, dalle 15.30 a sera, saremo al Parco Guastalla di Milano per l’evento pubblico organizzato da Non una di meno Milano

Una giornata senza obiezione

Dalle ore 15.30 ci trovate ai gazebo per informazioni su sessualità, salute riproduttiva e aborto e nel corso dei dibattiti dedicati agli approfondimenti.

Il programma della giornata

Sabato 26 maggio 2018, Parco Guastalla, Milano

h 15.30-23.30

°dalle 15,30: SALUTE SESSUALE SENZA OBIEZIONE!

banchetti e info point realtà impegnate per la promozione della salute sessuale

Cemp, Cpd, Ced, Aied Bergamo, Aied Brescia, Naga, Ebano, Ordine delle ostetriche

°dalle 15.30: LABORATORI

WORSKSHOP. LA MIGLIOR PREVENZIONE E’ L’EDUCAZIONE

Un workshop di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate, ma soprattutto un laboratorio sulla sessualità e sul desiderio!

a cura del consultorio CEMP e del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi

WORLD CAFÉ: ESSERE MADRE?

a cura di SessFem

LA SVELTINA. DIALOGO SUI GENERIS

a cura del Tavolo di genere dei collettivi Zam, Lambretta, Lume e Rete studenti Milano

GIOCO DELL’OCA

A cura del collettivo Gramigna (da confermare)

°dalle 17.00 “MOLTO PIU’ DI 194”.

Spazi tematici disseminati nel parco, si svolgono in due sessioni che si ripetono, la prima alle 17 la seconda alle 18

Chi ha paura della contraccezione?

Consultori pubblici, autogestiti e Atlante europeo della contraccezione

Con: Daniela Fantini (ginecologa consultoriale e presidente Cemp) e Pietro Puzzi (ginecologo consultoriale e Comitato contraccezione gratuita)

Chi decide prima e dopo l’aborto?

Un’inchiesta sull’applicazione della legge 194 in Italia, un’inchiesta sui cimiteri dei feti

Con le giornaliste de Il Fatto quotidiano, Elena Iannone (giornalista), Silvio Viale (ginecologo ospedaliero)

Che ne è della salute delle donne?

L’IVG in ospedale e la continuità assistenziale tra ginecologia, ostetricia e difesa dei servizi pubblici

Con Antonio Spreafico (ginecologo ospedaliero), Eleonora Sciascia (ostetrica), Associazione Amor mamme di Angera

La formazione che non c’è e l’educazione che vorremmo

I percorsi universitari e scolastici

Con Camilo Vilagran (Rete della conoscenza), Laboratorio Lilith (Unipop – Università Popolare Spazio di Mutuo Soccorso)

Di cosa parliamo quando parliamo di aborto

Con Eleonora Cirant (giornalista), Claudia Mattalucci (antropologa), Claudia Parravicini (psicologa)

Aborto e sfruttamento sessuale

Con Associazione Ebano e Naga

°dalle 20.00: MUSICA E DJSET

Con i contributi delle compagne da Argentina e Irlanda e con le nostre proposte per il futuro. Vogliamo molto più di 194!

 

Crimini contro le donne

Aied Bergamo vi invita alla presentazione del libro

Crimini contro le donne

9 maggio 2018, ore 17-20
Auditorium comunale, Piazza Largo Marinai d’Italia, Treviglio

Fabrizio Roia, presidente sez. misure prevenzione del Tribunale di Milano, autore del libro Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche

discute con

Laura Caradonna
presidente Consulta femminile interassociativa
Erica Patti
presidente Associazione 10
Laura Rossoni
avvocata Casa delle donne
Concetta Sannino
avvocata Casa delle donne

introduzione
saluti dalle autorità

coordina
Mila Facchetti presidente di Casa delle donne

iscrizione obbligatoria
casadelledonnetreviglio@gmail.com

Richiesto l’accreditamento agli Ordini degli avvocati e assistenti sociali

 

I CPL con Non una di meno #LottoMarzo

I consultori privati laici aderiscono alla manifestazione di NON UNA DI MENO – MILANO. Anche a Milano infatti, come in decine di città italiane e in più di 50 paesi nel mondo, nella giornata internazionale delle donne il movimento femminista tornerà nelle strade di tutto il mondo per lo sciopero globale delle donne. Qui la lista di tutte le manifestazioni in Italia.

Con la chiamata allo sciopero femminista, il movimento si mobilita per esprimere il rifiuto della violenza maschile e di genere in tutte le sue forme e per passare dalla denuncia individuale del #metoo alla forza collettiva del #wetoogether attraverso l’astensione dal lavoro produttivo e riproduttivo, formale o informale, retribuito o gratuito.
A Milano, la rete Non una di meno punta il dito contro la violenza economica, la precarietà, lo sfruttamento, le molestie e le discriminazioni sul luogo lavoro. E’ uno dei 9 punti del Piano femminista contro la violenza, frutto di un anno di lavoro della rete, che chiede salario minimo europeo, reddito di autodeterminazione incondizionato e welfare universale gratuito e accessibile.
Al centro dell’analisi vi è il nesso tra la ristrutturazione capitalista neoliberale in atto e la violenza di genere, perpetuata attraverso nuovi dispositivi di segmentazione e frammentazione del lavoro, e attraverso la dismissione del welfare in nome del risanamento del debito. In Italia dei 4 milioni e 742 mila persone sotto la soglia di povertà, quasi l’8 per cento della popolazione, la maggioranza sono donne. L’85% delle famiglie monoparentali in condizione di povertà assoluta ha come persona di riferimento una donna e più di una donna straniera su quattro è in condizione di povertà assoluta (26,6%) (dati Istat 2016). I dati fotografano inoltre una situazione di disparità nella distribuzione del lavoro domestico e di cura in famiglia, con maggiori carichi per le donne, che hanno anche minore accesso al reddito e al lavoro retribuito.

 

Sex toys

Questo approfondimento sui sex toys è il seguito dell’incontro “Le 5 chiavi del piacere”, che si è svolto in uno dei nostri consultori, il Centro progetti donna. Torneremo sull’argomento con altri articoli!

Sex toys guida alla scelta

sex toys sonooggetti per il piacere sessuale. Usarli può portare alla scoperta di nuovi piaceri e, con essi, ad una maggiore conoscenza di sé e di nuovi modi di giocare all’interno della sessualità, da sole e da soli o in relazione ad altre persone. Il momento della scelta del sex toys e/o il parlarne con la/il partner favorisce un maggiore legame con sé e/o nella coppia. Vi lascio immaginare l’utilizzarlo.

Da sfatare il mito che i sex toys creino dipendenza. Siamo noi che instauriamo una relazione con il prodotto nel bene o nel male e, qualsiasi sia la modalità, è un modo per capire di più di noi stesse e di noi stessi e un’occasione di presa di coscienza anche del proprio stare in relazione.

Sex toys, vibratore, dildo. Che differenza c’è?

sex toys sono tutti quegli oggetti studiati per stimolare la zona genitale e perianale e per poter essere utilizzati all’interno di giochi erotici. Di questi alcuni vibrano e altri no: i primi sono ‘vibratori‘, i secondi ‘dildi‘. Una volta i sex toys avevano perlopiù una forma fallica mentre ora ne hanno di svariate a seconda della zona pelvica per cui sono stati progettati, se maschile e/o femminile, e dello studio estetico fatto dall’azienda che li propone.

Informazioni di base per orientarsi nella scelta di un vibratore se si è alla prima volta

Non vi sono regole standard, tutto dipende dal gusto soggettivo: più si conoscono i propri punti di piacere, più si andrà sul sicuro quando si vorrà acquistare un sex toys. Purtroppo in Italia si arriva molto tardi a questa consapevolezza sessuale ed ho sempre constatato che una piccola consulenza prima dell’acquisto è sempre stata utile alla/al cliente.

La grande distinzione è tra interni ed esterni e, a livello estetico, tra fallici e “fantasia” (paperelle, fragole, ecc…). Si deve pensare a quali sono gli obiettivi (punti di piacere che si vogliono stimolare, se si vuole coinvolgere un/a partner, ecc), a cosa fa eccitare sia a livello fisico che mentale (grandezza, lunghezza, forma) e che sensazione dà il pensiero di acquistare un sex toys: si preferisce un prodotto di cui si può avere il massimo controllo (per esempio a livello di impugnatura, visibilità, ecc) o, al contrario, si vuole provare una sensazione di perdita di controllo? Da qui si parte per orientarsi.

lubrificanti sono indispensabili per evitare possibili attriti durante l’inserimento e rendono la superficie dell’oggetto ancora più setosa migliorando la sensazione di piacere che ne deriva.

Per i rapporti anali è importante scegliere un sex toy idoneo e sicuro: ano e vagina non hanno lo stesso tipo di comportamento con ciò che introduciamo. L’ano ha uno sfintere (muscolo che serve per evacuazione) cosa che la vagina non ha. Quando si passa dalla zona anale ad altre zone genitali – specialmente vagina e vulva – ricordarsi di o di utilizzare un profilattico o di igienizzare il prodotto con uno spry apposito.

Dove si trovano?

Nei sexy shop, sul web, oppure tramite vendita a domicilio. Ed è quest’ultima, credo, la modalità più divertente e socializzante, in particolare per le donne, principali acquirenti di sex toys. Si organizza una serata con le amiche e si invita la consulente a spiegare le caratteristiche dei prodotti. Questi incontri offrono anche lo spunto per parlare non solo di piacere, ma anche di salute sessuale in un confronto fra pari, occasione rara in un tempo in cui tutto viene delegato allo specialista. Tra una battuta e una domanda seria, si parla di orgasmo ma anche di mestruazioni, pavimento pelvico, mestruazioni, menopausa, secchezza vaginale. Si scopre così di aver dato per scontate molte informazioni. In Italia vi sono diverse aziende che offrono il servizio di vendita a domicilio. La Valigia Rossa è caratterizzata da una forte impronta sociale e dichiara di fondare la propria filosofia sui principi fondamentali della carta dei diritti sessuali della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Etichetta: come leggerla e dove trovarla?

Nel settore dei sex toys ci sono prodotti e produttori di tutti i tipi. Per avere garanzie di qualità e sicurezza bisogna controllare le certificazioni dei prodotti e sapere dove e da chi vengono prodotti. La qualità dei materiali è importantissima, così come l’assenza di ftalati e i tipi di pigmenti colorati usati. La Valigia Rossa sceglie in base a questi principi e al rapporto qualità/prezzo i prodotti da inserire nel suo catalogo e da proporre alle clienti. Per il consumatore finale diversamente è difficile fare la scelta corretta al primo acquisto.

Come valutare la qualità?

Per dildo e vibratori la  qualità è dipesa da tanti fattori; i materiali sicuri in primis e l’ergonomicità. Non sempre la quantità di vibrazioni differenti è il valore aggiunto, è la tecnologia interna del motore a cambiare le carte in gioco e con un buon prodotto il póker d’assi è garantito. Ci sono pochissime aziende che riescono a garantire prodotti economici di alta qualità.

Articoli per donna e per uomo

Solitamente gli articoli basic sia per uomini che per donne si possono trovare nello stesso sito sotto categorie diverse: “per uomini” e “per donne”. I sex toys che si possono trovare nelle due categorie sono differenti sia per motivi biologici (un pene è diverso da una vulva e da una vagina), sia per motivi culturali (solitamente i sex toys “per uomini” hanno colori più scuri e linee più dure mentre quelli “per donne” sono più colorati e con linee più curve). Anche nei sex toys anali vi sono delle differenze di forma a seconda che siano specifici per la sollecitazione della prostata o meno. Nulla però vieta di seguire i propri gusti e utilizzare, in sicurezza, i prodotti dove e come più ci piace.

Di Silvia Torri, educatrice sessuale e consulente per La Valigia Rossa. A cura della Redazione.

Medicina narrativa e tumore al seno

Se stai vivendo o hai vissuto l’esperienza di cura per tumore al seno, ti invitiamo a partecipare alla raccolta di testimonianze promossa dalla Fondazione Istud, un progetto internazionale di medicina narrativa che intende portare alla luce i vissuti, gli scenari di cura, le modalità di comunicazione e le relazioni tra pazienti e curanti.

Desideriamo quindi invitare le donne interessate a far sentire la propria voce, raccontando le proprie esperienze di cura attraverso una traccia proposta. 

La traccia è stata individuata dopo un lavoro attento di analisi e scelta delle parole, espressione di un linguaggio universale.

L’iniziativa è stata in particolare lanciata da Marina Mariani, partecipante alla attuale edizione del Master in Medicina Narrativa Applicata della Fondazione Istud e counselor. Racconta la tua storia

Salute al maschile visite gratuite dal 13 al 17 giugno 2016

L’80% degli uomini italiani non si è mai fatto visitare da un urologo. Mentre sono in forte aumento varicocele, patologie sessualmente trasmesse, prostatiti, tumori urogenitali, malattie che possono essere efficacemente prevenute e affrontate con successo grazie alla diagnosi precoce. Con gli ambulatori aperti dal 13 al 17 giugno in 100 centri di urologia sparsi su tutto il territorio nazionale, il progetto SAM vuol trasmettere ai maschi italiani la consapevolezza sull’importanza della prevenzione. Le visite infatti saranno gratuite per chi non si è mai rivolto allo specialista. Per tutte le informazioni dall’1 al 17 giugno sarà possibile chiamare il numero verde 800.59.83.95 (attivo i giorni feriali dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18). Negli ambulatori saranno inoltre distribuiti tre opuscoli appositamente realizzati per le varie fasce d’età (under 25, tra i 25 e i 55 anni e over 55). SAM “Salute Al Maschile”, è il primo progetto della Fondazione Umberto Veronesi dedicato interamente al benessere degli uomini e condotto insieme ad AURO (Associazione Urologi italiani) e SIURO (Società Italiana di Urologia Oncologica).

QUANTO NE SANNO GLI UOMINI? POCHISSIMO

Che il livello delle conoscenze maschili rispetto alla propria salute riproduttiva sia scarso lo dimostra sondaggio online promosso per SAM lo scorso ottobre su 35.200 italiani:

  • Il 43% non sa che le malattie sessualmente trasmissibili (MST) si possono prevenire.
  • Solo il 16% usa regolarmente il preservativo durante i rapporti.
  • Il 31%, di fronte al timore di avere una MST, preferisce parlarne con un amico piuttosto che con il medico.
  • Il 48% crede che l’epatite B sia causata dall’alimentazione scorretta.
  • Per il 31% l’AIDS è una malattia definitivamente sconfitta.

IN AUMENTO LE PATOLOGIE MASCHILI DELLA SFERA RIPRODUTTIVA

“Dall’adolescenza in poi, gli uomini dovrebbero imparare a evitare stili di vita nocivi per la vita sessuale e riproduttiva (alimentazione non equilibrata, sovrappeso, fumo, abuso di alcolici, uso di sostanze dopanti) e a eseguire l’autopalpazione per tenere sotto controllo la salute degli organi genitali – sottolinea il prof. Michele Gallucci, presidente nazionale AURO –. Oggi registriamo un aumento preoccupante delle patologie maschili della sfera riproduttiva. Si va dal varicocele, che riguarda un ragazzo su quattro dai 15 ai 25 anni di età, alle sempre più frequenti malattie sessualmente trasmissibili; dalla prostatite, che interessa circa un maschio su quattro sopra i 65 anni, all’ipertrofia prostatica benigna, l’aumento di volume della ghiandola che può verificarsi in tutti gli uomini, già a partire dai 35 anni, che può dare problemi con l’avanzare dell’età. Patologie dovute, nella maggior parte dei casi, a stili di vitasbagliati”.

GLI STILI DI VITA

“I tumori dell’apparato riproduttivo maschile sono molto sensibili allo stile di vita, ma una significativa percentuale di uomini non ritiene che cambiare le proprie abitudini prevenga le neoplasie. Nel 2015 in Italia sono stati stimati oltre 35.000 casi di tumore della prostata, 2.300 al testicolo soprattutto tra gli under40 e 21.100 uomini hanno ricevuto la diagnosi di carcinoma della vescica. Per questo si rendono indispensabili controlli annuali, già a partire dai 40 anni”. “Anche la vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) rappresenta un fondamentale strumento di prevenzione – conclude il prof. Conti –. L’HPV infatti può causare il cancro al collo dell’utero e ad altre parti del corpo come vulva, vagina, pene, ano, bocca e faringe. Anche gli uomini sono a rischio: si è calcolato che un maschio ha una probabilità 5 volte superiore rispetto alla donna di infettarsi e spesso non è consapevole di essere portatore del virus. Ma il 35% degli italiani è convinto che l’HPV non provochi problemi di salute e per il 38% attacca solo l’organismo femminile. È quindi indispensabile aumentare il livello di consapevolezza”.

VIVA LA MAMMA …

Le donne per prime hanno capito che scoprire una malattia in fase precoce può fare la differenza e l’obiettivo di SAM è proprio “allineare gli uomini alle donne” a vantaggio della loro salute. “La prima edizione dell’iniziativa si è svolta lo scorso novembre e ha riscosso un grande successo, con oltre 2.000 telefonate giunte al numero verde – afferma il prof. Giario Conti, segretario nazionale SIURO”. Purtroppo (diciamo noi) a prenotare la visita per il compagno o il figlio sono state ancora, in decine casi, le donne e non i diretti interessati.  

Image: 'Oleg' 
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